lunedì 25 luglio 2011

Rubate le bici in campeggio in campeggio a Bratislava, ma il viaggio di testimonianza merita di continuare

Laura e Massimo Braghini, una coppia ben conosciuta nell’ambiente della mobilità sostenibile, del cicloturismo e dello slow biking a Brescia, impegnati per la pace e la solidarietà, sono rimasti vittime di un incredibile furto. A Bratislava, punto di partenza di un lungo percorso destinato ad attraversare i Paesi dell’Europa Centrale.
In campeggio, sotto al naso della polizia e della security del campeggio sono state rubate le biciclette con cui dovevano effettuare il viaggio.
La coppia Bresciana è partita con l’intenzione di documentare in video per le reti locali e diffondere in rete l’esperienza di viaggio in bicicletta, attraverso luoghi che hanno visto svolgersi il dramma della guerra e dell’intolleranza, toccando anche località che ancora portano la memoria degli eccidi nazisti.
Tutto ciò riportato in cronaca in tempo reale sul loro blog:
http://www.lauramax.it/index.php/slovacchia/198-bratislava-bratislava-ci-hanno-rubato-le-bici.html
La notte di lunedì 25 luglio 2011, alle 2, sono stati svegliati da rumori metallici. Subito accorsi alle bici, così come si trovavano, hanno constatato che erano sparite, nonostante fossero state debitamente legate.
Incredibilmente alla reception sostavano polizia locale e security del campeggio, che però pare non abbiano ritenuto, nell’immediatezza del fatto di attuare efficaci interventi.
Massimo Braghini è esponente della FIAB italiana (Federazione Italiana Amici della Bici). È responsabile organizzatore di PACICLICA, iniziativa nazionale a supporto della Marcia della pace di Assisi.
Gli Amici della Bici FIAB Brescia, Brescia Ciclabile, e il gruppo di persone impegnate in Paciclica seguono con ansia l’evoluzione della brutta avventura. L’Ambasciata Italiana a Bratislava è stata interessata al caso.
La televisione della Slovakia (video.markiza.sk) ha realizzato un videoreportage sulla disavventura.
Tutti gli amici di Laura e Massimo si augurano che la rete di solidarietà si dimostri tanto forte da poterli aiutare da lontano, in modo che il loro cammino possa proseguire.

2 commenti:

Manuel (Ciclismo PST) ha detto...

Non trovando un tuo indirizzo E-Mail uso questo spazio.
Forese il prossimo anno con un'amico metteremo in piedi un progetto di ciclo-turismo nella zona di Feltre, se avremo collabprazione da B& della zona e ristoranti del posto. Visto che hai esperienza, potresti mandarmi una mail (la trovi nel mio profilo del sito) con le cose che il ciclo-turista vorrebbe poter trovare nei posti dove decide di fermarsi, e cose di questo tipo?
Noi sappiamo grossomodo cosa sarebbe gradito far trovare a disposizione, ma siamo ciclisti e non ciclo-turisti e quindi qualche cosa certamente non la teniamo da conto come voi ciclo-turisti.
Ringraziando, saluto
Manuel.

educatore ha detto...

Un cicloturista non richiede nulla di diverso da un normale turista, eccetto la necessità di poter ricoverare la bicicletta in un luogo possibilmente coperto e "sicuro".
Come per qualsiasi altro turista è opportuno che la località sia coperta per la telefonia mobile, che si mangi e che si possa riposare bene. Servizi igienici dignitosi e puliti. Località non distante dai percorsi e possibilmente con strada a fondo ben tenuto e che non richieda inutili arrampicate.
Sicuramente la presenza di una connessione ADSL come servizio incluso è gradita.