Minivideo che presenta alcuni tratti del percorso ciclabile Brescia - Paratico.
Actioncam montata con fasce elastiche all'elmetto (Head Strap): soluzione di montaggio che ho abbandonato in favore della "Vented Helmet Strap".
Infatti nel primo caso il peso della cam, per quanto modesto, tende a fare oscillare il caschetto (beccheggio). Nel secondo caso il peso è centrato e si riduce il sobbalzo.
Questa sera si va in barca sul lago di Gada, tempo meteorologico permettendo, per cui si torna alla "Head Strap" con cordino di sicurezza (nel caso di bagno involontario ;-)) con dorso a tenuta ermetica
Ciclabili, ciclopedonali, percorsi protetti e giri in bici per cicloturisti e ciclisti con la C minuscola. Tracciati GPX e mappe da scaricare per il navigatore bici in Provincia di Brescia.
venerdì 24 giugno 2011
mercoledì 22 giugno 2011
Decoro cittadino e numero di stalli bici per abitante.
Sul quotidiano di Brescia di oggi 22 giugno 2011, il vicesindaco Fabio Rolfi annuncia il posizionamento di nuove rastrelliere per il parcheggio delle biciclette.
Un primo piccolo passo, anche se il numero di posti disponibili per abitante per il parcheggio delle biciclette rimane inadeguato.
L'assessore al Centro storico e arredo urbano, Mario Labolani, ha fatto il punto della situazione: «In città esistono 968 posti bici censiti, 200 riservati a Bicimia e 550 in Stazione, per un totale di 1718. Inoltre il progetto europeo Civitas prevede l'installazione entro il 2012 di altre 40 rastrelliere».
Noto che i parcheggi destinati al bike sharing sono indisponibili per gli utenti privati. Noto ancora che la matematica non è forse il punto di maggiore competenza per l'assessore.
Comunque la notizia di un piano di investimento ed installazione delle nuove rastrelliere è incoraggiante.
Vedremo se, nel cosiglio comunale del 27 giugno, il promesso stanziamento di 2 milioni di euro per il piano mobilità ciclabile si trasformerà in una delibera concreta.
Qui sotto un video che presenta la situazione alla stazione di Utrecht, Olanda. Popolazione doppia di Brescia, ma chilometri di rastrelliere in stazione.
.... e ancora non bastano!
Qui un approfondimento sulla manifestazione bike mob "Bici Scatenate"
Un primo piccolo passo, anche se il numero di posti disponibili per abitante per il parcheggio delle biciclette rimane inadeguato.
L'assessore al Centro storico e arredo urbano, Mario Labolani, ha fatto il punto della situazione: «In città esistono 968 posti bici censiti, 200 riservati a Bicimia e 550 in Stazione, per un totale di 1718. Inoltre il progetto europeo Civitas prevede l'installazione entro il 2012 di altre 40 rastrelliere».
Noto che i parcheggi destinati al bike sharing sono indisponibili per gli utenti privati. Noto ancora che la matematica non è forse il punto di maggiore competenza per l'assessore.
Comunque la notizia di un piano di investimento ed installazione delle nuove rastrelliere è incoraggiante.
Vedremo se, nel cosiglio comunale del 27 giugno, il promesso stanziamento di 2 milioni di euro per il piano mobilità ciclabile si trasformerà in una delibera concreta.
Qui sotto un video che presenta la situazione alla stazione di Utrecht, Olanda. Popolazione doppia di Brescia, ma chilometri di rastrelliere in stazione.
.... e ancora non bastano!
Qui un approfondimento sulla manifestazione bike mob "Bici Scatenate"
lunedì 20 giugno 2011
Discesa in bici dal colle Maddalena, Brescia
Ancora una prova per imparare ad usare la nuova actioncamera Gopro Hero.
Questa volta, con l'amico Elio, il test è consistito nella ripresa dell'intera discesa dal colle Maddalena: la "montagna" di Brescia.
Puoi trovare un approfondimento sul percorso in questo post.
Ancora qualche miglioramento al montaggio della videocamera (va proprio fissata bene all'elmetto) e qualche furbizia ancora da imparare, ma questa volta sono proprio soddisfatto.
Il video dura ben 15 minuti. Immagino che ben pochi saranno interessati a visionarlo interamente. Spero almeno che la colonna sonora risulti gradita :-) ;-).
Questa volta, con l'amico Elio, il test è consistito nella ripresa dell'intera discesa dal colle Maddalena: la "montagna" di Brescia.
Puoi trovare un approfondimento sul percorso in questo post.
Ancora qualche miglioramento al montaggio della videocamera (va proprio fissata bene all'elmetto) e qualche furbizia ancora da imparare, ma questa volta sono proprio soddisfatto.
Il video dura ben 15 minuti. Immagino che ben pochi saranno interessati a visionarlo interamente. Spero almeno che la colonna sonora risulti gradita :-) ;-).
sabato 18 giugno 2011
Primo test della action-cam
Bike tour in Brescia city. Non ho resistito a provare la Gopro Hero anche se venerdì sera il cielo era molto coperto e minacciava pioggia da un momento all'altro.
Ho fissato la microcamera sul caschetto con il set da casco a fasce elastiche.
Ho capito che è estremamente importante tirare strettamente il sottogola per evitare i continui sobbalzi.
Questo però l'ho capito solo quando ho visto il video, per cui chiedo scusa a chi guarderà. Chi è debole di stomaco si prenda qualcosa contro la nausea: anche il braccialetto anti mal d'auto, pastiglietta anti-nausea da navigazione... Insomma ho avvisato e ho la coscienza tranquilla.
Ho ripreso a 1080p, su youtube ho salvato molto ridotto. Mi manca contrasto e definizione. Tuttavia, controllando il file AVI ho constato che nei fermi fotogramma l'incisione è decisamente buona. Il micorcontrasto è una questione di software di montaggio, immagino, dal momento che nell'originale si leggono dettagliatamente anche i caratteri piccoli nei manifesti pubblicitari e le targhe auto anche sulle vetture un pò distanti. Devo risolvere il problema del fissaggio della actioncam altrimenti ho troppo mosso da sobbalzi.
Ho fissato la microcamera sul caschetto con il set da casco a fasce elastiche.
Ho capito che è estremamente importante tirare strettamente il sottogola per evitare i continui sobbalzi.
Questo però l'ho capito solo quando ho visto il video, per cui chiedo scusa a chi guarderà. Chi è debole di stomaco si prenda qualcosa contro la nausea: anche il braccialetto anti mal d'auto, pastiglietta anti-nausea da navigazione... Insomma ho avvisato e ho la coscienza tranquilla.
Ho ripreso a 1080p, su youtube ho salvato molto ridotto. Mi manca contrasto e definizione. Tuttavia, controllando il file AVI ho constato che nei fermi fotogramma l'incisione è decisamente buona. Il micorcontrasto è una questione di software di montaggio, immagino, dal momento che nell'originale si leggono dettagliatamente anche i caratteri piccoli nei manifesti pubblicitari e le targhe auto anche sulle vetture un pò distanti. Devo risolvere il problema del fissaggio della actioncam altrimenti ho troppo mosso da sobbalzi.
venerdì 17 giugno 2011
Tranciamento lucchetto e rapimento della bicicletta
Ecco come si incoraggia la mobilità sostenibile a Brescia…
Non predisponendo un numero adeguato di rastrelliere ad accesso gratuito per biciclette, come nelle città che valorizzano responsabili scelte energetiche ed ambientali…
A Brescia si usano tronchesi e verbali.
Le rimozioni forzate con tranciamento di lucchetti sono iniziate.
Mancano posti per parcheggiare le bici gratuitamente come nelle più civili città europee? La soluzione a Brescia è quella di rimuovere a forza e multare.
Vorrei vedere la medesima solerzia repressiva nei confronti delle auto selvaggiamente parcheggiate anche in doppia fila... per esempio iniziando da via Corsica.
Personalmente sono favorevole alla rimozione delle biciclette abbandonate in posizioni pericolose, legate dove capita, anche intralciando la circolazione pedonale. Talvolta veri propri relitti ormai spolpati di ruote, sella, manubrio ed ogni altra parte riutilizzabile, rimangono per mesi abbandonati sui marciapiedi.
Penso che è da questi scheletri che dovrebbe iniziare la rimozione, non certo colpendo chi ha cercato comunque di legare la bicicletta in una posizione che non crea disagio e non turba il decoro.
In ogni caso credo che sia doveroso lascire un foglio di avvertimento, attendendo almeno 24 ore prima di procedere alla rimozione forzata.
Dal punto di vista giuridico, ho qualche riserva sull'applicazione concreta del provvedimento. Un'auto viene rimossa senza procedere ad azioni distruttive: ciò non è possibile con una bicicletta fissata con una catena.
Gli agenti debbono procedere alla rimozione con un'azione di effrazione che non credo possa essere definita se non con il termine "scasso".
Questo genere di azioni si effettua previo provvedimento giudiziario e l'intervento di un fabbro, non certo di un vigile urbano. Mi sembra infatti che lo scasso non rientri nel mansionario dei vigili urbani.
La questione del cosiddetto parcheggio selvaggio è spinosa per tanti motivi, non ultimo quello politico. L'evoluzione a mio parere più sfavorevole per i ciclisti è quella di vedersi trasformare il problema in un confronto a carattere politico, quasi che la semplice soddisfazione di un diritto alla mobilità sostenibile sia questione di schieramento. Non penso che la sinistra si debba far paladina del parcheggio selvaggio e la destra debba prendere posizione per una repressione mirata a danno dei ciclisti.
Il nocciolo della questione è che non si rivendichi il "parcheggio dove mi pare" in nome di una malintesa libertà: il diritto da rivendicare è piuttosto quello di poter disporre di spazi adeguati per il parcheggio delle biciclette. In assenza di questa condizione, ritengo indispensabile un doveroso eserciszio di buon senso da parte di tutti.
Sono dunque convinto che il problema del parcheggio delle biciclette in città vada risolto con tolleranza e buon senso. Mi domando se ciò sia effetivamente avvenuto.
Ecco, qui di seguito, la lettera che una "vittima" ha inviato alle pubbliche istituzioni bresciane.
……
Buongiorno, vi scrivo per sottoporre alla vostra attenzione la seguente vicenda.
Ieri mattina sono arrivata in stazione alle 7.10 e non c'era più un buco libero per parcheggiare la bici. Dopo aver fatto un bel giro, la attacco alla ringhiera della aiuola accanto alla rastrelliera (Il treno era alle 7.27).
Torno alle 4 da Milano e la bici non c'è più!!! Disperata (ho appena speso più di 100 euro tra seggiolino per mia figlia, cestino e revisione generale), penso che me l'abbiano rubata. Mentre sono al telefono con mio marito si avvicina un ragazzo che mi dice: "guarda che te l'hanno portata via i vigili!".
Io penso che scherzi ma lui insiste. Ancora incredula (non c’è nessun cartello) provo a bussare al posto di polizia municipale della stazione che è però (alle 16.15) chiuso. Chiamo i vigili al telefono e finalmente mi passano l’ufficio di polizia amministrativa: "si signora abbiamo sequestrato parecchie bici oggi". Scongiuro il vigile di farmi andare subito a ritirarla ma "signora siamo chiusi al pubblico il pomeriggio e poi, cosa crede, devo ancora protocollarle tutte". Esterrefatta e furibonda vado a casa a piedi.
A casa – sempre più incredula – leggo su internet della famigerata ordinanza, dei cartelli e degli avvisi premonitori (il sequestro non dovrebbe avvenire dopo 24 ore?) che peraltro non ci sono e vari post di cittadini indignati quanto me.
Stamattina alle 8.30 vado a ritirare la bici in via Milano. In un magazzino sporco e puzzolente ci sono centinaia di biciclette e ciarpame vario. Trovo la mia, con un cartellino tipo valigia, con scritto a mano che era stata rimossa. L’agente, a onor del vero gentile e solidale di fronte alla mi arrabbiatura, mi comunica che mi arriverà una multa di 39 euro cui ho subito sommato 10 euro del lucchetto nuovo (mi hanno tranciato quello vecchio per rimuoverla).
Ma che città è diventata Brescia? Macchine e SUV sono parcheggiate dappertutto e poi si portano via le biciclette alla gente che va a lavorare!
Il vice sindaco Rolfi (cito dal sito del Comune http://tinyurl.com/5s22r9l) crede che "la mobilità ciclabile debba essere incentivata e sostenuta affinché diventi sempre più una componente significativa del sistema di circolazione cittadino sull’esempio delle città nord europee".
Ma chi pensate di prendere in giro?
Aggiungo che vivo e lavoro a Brescia e utilizzo da sempre la bicicletta per comodità ma soprattutto per scelta.
Sono indignata e pretendo – da cittadina – una spiegazione.
Cordiali saluti
Laura Galli
Articolo su LA STAMPA
Pagina FaceBook
Articolo QuiBrescia
Non predisponendo un numero adeguato di rastrelliere ad accesso gratuito per biciclette, come nelle città che valorizzano responsabili scelte energetiche ed ambientali…
A Brescia si usano tronchesi e verbali.
Le rimozioni forzate con tranciamento di lucchetti sono iniziate.
Mancano posti per parcheggiare le bici gratuitamente come nelle più civili città europee? La soluzione a Brescia è quella di rimuovere a forza e multare.
Vorrei vedere la medesima solerzia repressiva nei confronti delle auto selvaggiamente parcheggiate anche in doppia fila... per esempio iniziando da via Corsica.
Personalmente sono favorevole alla rimozione delle biciclette abbandonate in posizioni pericolose, legate dove capita, anche intralciando la circolazione pedonale. Talvolta veri propri relitti ormai spolpati di ruote, sella, manubrio ed ogni altra parte riutilizzabile, rimangono per mesi abbandonati sui marciapiedi.
Penso che è da questi scheletri che dovrebbe iniziare la rimozione, non certo colpendo chi ha cercato comunque di legare la bicicletta in una posizione che non crea disagio e non turba il decoro.
In ogni caso credo che sia doveroso lascire un foglio di avvertimento, attendendo almeno 24 ore prima di procedere alla rimozione forzata.
Dal punto di vista giuridico, ho qualche riserva sull'applicazione concreta del provvedimento. Un'auto viene rimossa senza procedere ad azioni distruttive: ciò non è possibile con una bicicletta fissata con una catena.
Gli agenti debbono procedere alla rimozione con un'azione di effrazione che non credo possa essere definita se non con il termine "scasso".
Questo genere di azioni si effettua previo provvedimento giudiziario e l'intervento di un fabbro, non certo di un vigile urbano. Mi sembra infatti che lo scasso non rientri nel mansionario dei vigili urbani.
La questione del cosiddetto parcheggio selvaggio è spinosa per tanti motivi, non ultimo quello politico. L'evoluzione a mio parere più sfavorevole per i ciclisti è quella di vedersi trasformare il problema in un confronto a carattere politico, quasi che la semplice soddisfazione di un diritto alla mobilità sostenibile sia questione di schieramento. Non penso che la sinistra si debba far paladina del parcheggio selvaggio e la destra debba prendere posizione per una repressione mirata a danno dei ciclisti.
Il nocciolo della questione è che non si rivendichi il "parcheggio dove mi pare" in nome di una malintesa libertà: il diritto da rivendicare è piuttosto quello di poter disporre di spazi adeguati per il parcheggio delle biciclette. In assenza di questa condizione, ritengo indispensabile un doveroso eserciszio di buon senso da parte di tutti.
Sono dunque convinto che il problema del parcheggio delle biciclette in città vada risolto con tolleranza e buon senso. Mi domando se ciò sia effetivamente avvenuto.
Ecco, qui di seguito, la lettera che una "vittima" ha inviato alle pubbliche istituzioni bresciane.
……
Buongiorno, vi scrivo per sottoporre alla vostra attenzione la seguente vicenda.
Ieri mattina sono arrivata in stazione alle 7.10 e non c'era più un buco libero per parcheggiare la bici. Dopo aver fatto un bel giro, la attacco alla ringhiera della aiuola accanto alla rastrelliera (Il treno era alle 7.27).
Torno alle 4 da Milano e la bici non c'è più!!! Disperata (ho appena speso più di 100 euro tra seggiolino per mia figlia, cestino e revisione generale), penso che me l'abbiano rubata. Mentre sono al telefono con mio marito si avvicina un ragazzo che mi dice: "guarda che te l'hanno portata via i vigili!".
Io penso che scherzi ma lui insiste. Ancora incredula (non c’è nessun cartello) provo a bussare al posto di polizia municipale della stazione che è però (alle 16.15) chiuso. Chiamo i vigili al telefono e finalmente mi passano l’ufficio di polizia amministrativa: "si signora abbiamo sequestrato parecchie bici oggi". Scongiuro il vigile di farmi andare subito a ritirarla ma "signora siamo chiusi al pubblico il pomeriggio e poi, cosa crede, devo ancora protocollarle tutte". Esterrefatta e furibonda vado a casa a piedi.
A casa – sempre più incredula – leggo su internet della famigerata ordinanza, dei cartelli e degli avvisi premonitori (il sequestro non dovrebbe avvenire dopo 24 ore?) che peraltro non ci sono e vari post di cittadini indignati quanto me.
Stamattina alle 8.30 vado a ritirare la bici in via Milano. In un magazzino sporco e puzzolente ci sono centinaia di biciclette e ciarpame vario. Trovo la mia, con un cartellino tipo valigia, con scritto a mano che era stata rimossa. L’agente, a onor del vero gentile e solidale di fronte alla mi arrabbiatura, mi comunica che mi arriverà una multa di 39 euro cui ho subito sommato 10 euro del lucchetto nuovo (mi hanno tranciato quello vecchio per rimuoverla).
Ma che città è diventata Brescia? Macchine e SUV sono parcheggiate dappertutto e poi si portano via le biciclette alla gente che va a lavorare!
Il vice sindaco Rolfi (cito dal sito del Comune http://tinyurl.com/5s22r9l) crede che "la mobilità ciclabile debba essere incentivata e sostenuta affinché diventi sempre più una componente significativa del sistema di circolazione cittadino sull’esempio delle città nord europee".
Ma chi pensate di prendere in giro?
Aggiungo che vivo e lavoro a Brescia e utilizzo da sempre la bicicletta per comodità ma soprattutto per scelta.
Sono indignata e pretendo – da cittadina – una spiegazione.
Cordiali saluti
Laura Galli
Articolo su LA STAMPA
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Articolo QuiBrescia
mercoledì 15 giugno 2011
Tracciato giro in bici: Brescia - Colle S.Eusebio - Gavardina - Brescia
Percorso ad anello di 54 Km con salita a 550 metri slm.
Brescia piazza Repubblica, Nave, Caino, Colle Sant'Eusebio, Vallio terme, Gavardo, ciclabile Gavardina, Rezzato, Sant'Eufemia, Brescia piazza Repubblica. Su strada e ciclabili. Completamente asfaltato.
A mio parere è molto divertente. Si svolge su strade di scarso traffico, a parte il tratto cittadino, quasi completamente su piste ufficilmente ciclabili.
Il tracciato include quasi interamente la pista ciclabile Gavardina, una delle più belle della provincia di Brescia.
Due fontane fresche che meritano: entrando a Caino, sulla destra; a Gavardo, inizio ciclabile. A Gavardo la fontana è in ferro e decorata a rilievo con un fascio littorio. Non formalizzatevi: l'acqua è buona e fresca, non induce amarezze politico-sociali.La discesa dal Colle di Sant'Eusebio è veloce e si consiglia di usare un Kway, o comunque qualcosa per ripararsi dall'aria della discesa, visto che la salita prevede una bella sudata :-) ;-). I primi tornanti sono molto ripidi, poi la discesa prosegue molto graduale fino a Gavardo: un vero piacere!
Numerose colonne Speed-Check. Vietato superare i 50 Km/ora :-)
Il rientro dalla Gavardina è su percorso esclusivamente ciclistico, ma potrete trovare gente in monopattino, sci a rotelle, tricicli, pattini... insomma tutti quei mezzi a motore muscolare che normalmente non circolano senza rischio.
Paesaggio incomparabile lungo la riva del fiume Chiese. Lungo il percorso si osserva un ponte antico ed un mulino idraulico in funzione.
Qui puoi vedere la mappa del percorso con tutti i dettagli e scaricare il tracciato GPX. Sono disponibili file nelle diverse opzioni di formato, adatti a numerosi modelli di navigatore. Un pulsante consente di caricare direttamente il percorso sui navigatori Garmin GPS.
Brescia piazza Repubblica, Nave, Caino, Colle Sant'Eusebio, Vallio terme, Gavardo, ciclabile Gavardina, Rezzato, Sant'Eufemia, Brescia piazza Repubblica. Su strada e ciclabili. Completamente asfaltato.
A mio parere è molto divertente. Si svolge su strade di scarso traffico, a parte il tratto cittadino, quasi completamente su piste ufficilmente ciclabili.
Il tracciato include quasi interamente la pista ciclabile Gavardina, una delle più belle della provincia di Brescia.
Due fontane fresche che meritano: entrando a Caino, sulla destra; a Gavardo, inizio ciclabile. A Gavardo la fontana è in ferro e decorata a rilievo con un fascio littorio. Non formalizzatevi: l'acqua è buona e fresca, non induce amarezze politico-sociali.La discesa dal Colle di Sant'Eusebio è veloce e si consiglia di usare un Kway, o comunque qualcosa per ripararsi dall'aria della discesa, visto che la salita prevede una bella sudata :-) ;-). I primi tornanti sono molto ripidi, poi la discesa prosegue molto graduale fino a Gavardo: un vero piacere!
Numerose colonne Speed-Check. Vietato superare i 50 Km/ora :-)
Il rientro dalla Gavardina è su percorso esclusivamente ciclistico, ma potrete trovare gente in monopattino, sci a rotelle, tricicli, pattini... insomma tutti quei mezzi a motore muscolare che normalmente non circolano senza rischio.
Paesaggio incomparabile lungo la riva del fiume Chiese. Lungo il percorso si osserva un ponte antico ed un mulino idraulico in funzione.
Qui puoi vedere la mappa del percorso con tutti i dettagli e scaricare il tracciato GPX. Sono disponibili file nelle diverse opzioni di formato, adatti a numerosi modelli di navigatore. Un pulsante consente di caricare direttamente il percorso sui navigatori Garmin GPS.
Ciclabile Brescia – Clusane tra i vigneti della Franciacorta, attraversando le torbiere d'Iseo
Da Brescia piazza Repubblica, al porto di Clusane, seguendo il tracciato della ciclabile Brescia - Paratico.
Il tratto cittadino è su "ciclabile" da piazza Repubblica, fino all’angolo con via Volturno. Si prosegue poi per viale Cristoforo Colombo, al fondo del quale si gira a destra. Poco più avanti si svolta ancora a sinistra su via Torricella di Sotto. Mantenendo la sinistra si rimane su una bella ciclabile ed anche l’attraversamento di Gussago è tutto su ciclabile. Con un po’ d’attenzione si può seguire la segnaletica del percorso Brescia – Paratico (cartelli marroni con la direzione e il simbolo della bicicletta).
Percorso stupendo da tutti i punti di vista: ciclistico, paesaggistico… persino enologico! Vedute incredibili tra i vigneti della Franciacorta, passando accanto al castello di Padernello… giù fino ad attraversare le torbiere del lago d’Iseo nell’incanto della natura: un vero spettacolo!
Il percorso è misto, prevalentemente su asfalto ma anche su sterrato. 30 Km di godimento cicloturistico. Da non perdere!
Qui puoi vedere la mappa del percorso con tutti i dettagli e scaricare il tracciato GPX. Sono disponibili file nelle diverse opzioni di formato, adatti a numerosi modelli di navigatore. Un pulsante consente di caricare direttamente il percorso sui navigatori Garmin GPS.
[Le immagini qui sotto sono state effettivamente riprese con una fotocamera compattina, seguendo il percorso, martedì 14 giugno 2011]
Il tratto cittadino è su "ciclabile" da piazza Repubblica, fino all’angolo con via Volturno. Si prosegue poi per viale Cristoforo Colombo, al fondo del quale si gira a destra. Poco più avanti si svolta ancora a sinistra su via Torricella di Sotto. Mantenendo la sinistra si rimane su una bella ciclabile ed anche l’attraversamento di Gussago è tutto su ciclabile. Con un po’ d’attenzione si può seguire la segnaletica del percorso Brescia – Paratico (cartelli marroni con la direzione e il simbolo della bicicletta).
Percorso stupendo da tutti i punti di vista: ciclistico, paesaggistico… persino enologico! Vedute incredibili tra i vigneti della Franciacorta, passando accanto al castello di Padernello… giù fino ad attraversare le torbiere del lago d’Iseo nell’incanto della natura: un vero spettacolo!
Il percorso è misto, prevalentemente su asfalto ma anche su sterrato. 30 Km di godimento cicloturistico. Da non perdere!
Qui puoi vedere la mappa del percorso con tutti i dettagli e scaricare il tracciato GPX. Sono disponibili file nelle diverse opzioni di formato, adatti a numerosi modelli di navigatore. Un pulsante consente di caricare direttamente il percorso sui navigatori Garmin GPS.
[Le immagini qui sotto sono state effettivamente riprese con una fotocamera compattina, seguendo il percorso, martedì 14 giugno 2011]
lunedì 13 giugno 2011
Da S.M.Silva a S.Giulia, in città e lungo il fiume Mella
Il tracciato che presento in questo post è stato studiato in funzione di una possibile gita per famiglie con bambini. partenza dall’oratorio di Santa Maria in Silva ed arrivo all’oratorio di Santa Giulia del Villaggio Prealpino. Il percorso è in parte cittadino, sulle piste ciclabili di Brescia, ed in parte lungo il fiume Mella lungo un tratto della stupenda ciclabile che affianca il corso d’acqua che scende dalla Valtrompia.
I punti critici sono costituiti da pochi attraversamenti in corrispondenza di incroci cittadini, ma si effettuano su strisce pedonali. Molte delle piste ciclabili della città di Brescia, in particolare quelle di questo percorso, presentano considerevoli tratti in cui la segnaletica orizzontale risulta quasi cancellata e poco riconoscibile. Fatico a trovare un termine adeguato a definire lo stato della manutenzione di queste piste ciclabili, per cui rinuncio a definirla.
il percorso è di 20 Km (10 Km andata + 10 Km al ritorno). Ne consegue che alla velocità media di 10 Km/ora, si giunge a destinazione in un’ora. Il bar dell'oratorio della parrocchia di Santa Giulia è ampio e ben fornito, adatto anche per pranzare al sacco. Ovviamente è bene prendere accordi preventivi in proposito. All’esterno c’è spazio per giocare (ci mancherebbe: è un oratorio! :-)). Raccomandata una visita alla chiesa, che contiene le reliquie della santa martire di Corsica. Maggiori informazioni su Santa Giulia le trovi qui.
Qui puoi vedere la mappa del percorso con tutti i dettagli e scaricare il tracciato GPX. Sono disponibili file nelle diverse opzioni di formato, adatti a numerosi modelli di navigatore.
I punti critici sono costituiti da pochi attraversamenti in corrispondenza di incroci cittadini, ma si effettuano su strisce pedonali. Molte delle piste ciclabili della città di Brescia, in particolare quelle di questo percorso, presentano considerevoli tratti in cui la segnaletica orizzontale risulta quasi cancellata e poco riconoscibile. Fatico a trovare un termine adeguato a definire lo stato della manutenzione di queste piste ciclabili, per cui rinuncio a definirla.
il percorso è di 20 Km (10 Km andata + 10 Km al ritorno). Ne consegue che alla velocità media di 10 Km/ora, si giunge a destinazione in un’ora. Il bar dell'oratorio della parrocchia di Santa Giulia è ampio e ben fornito, adatto anche per pranzare al sacco. Ovviamente è bene prendere accordi preventivi in proposito. All’esterno c’è spazio per giocare (ci mancherebbe: è un oratorio! :-)). Raccomandata una visita alla chiesa, che contiene le reliquie della santa martire di Corsica. Maggiori informazioni su Santa Giulia le trovi qui.
Qui puoi vedere la mappa del percorso con tutti i dettagli e scaricare il tracciato GPX. Sono disponibili file nelle diverse opzioni di formato, adatti a numerosi modelli di navigatore.
sabato 11 giugno 2011
Giro del Monte Netto: BS e ritorno 27 Km
Il “Giro del Monte Netto” è un percorso facile per famiglie con bambini. L’allenamento richiesto è praticamente nullo. Potremmo definirlo un tracciato facile e sicuro, perché teoricamente è tutto su pista ciclabile o strade comunali a basso traffico.
Sfortunatamente i tratti meno sicuri sono costituiti proprio dai tratti ciclabili urbani, a causa di buche, ostacoli improvvisi, fondo sporco con ghiaino, interruzioni, gradini, veicoli parcheggiati, traffico pedonale promiscuo, passi carrai, abitazioni e cancelli direttamente sulla pista. Tutto ciò è purtroppo “normale” per un cicloturista italiano: dunque nulla di nuovo.
Mettiamola così: se si va adagio e con grande attenzione, il percorso non presenta difficoltà.
Il percorso è stato studiato per una biciclettata in compagnia con partenza ed arrivo presso l’oratorio di Santa Maria in Silva di Brescia. Complessivamente si tratta di 27,14 km generalmente pianeggianti, eccetto qualche breve salitella e relativa discesa. Il tratto più ripido da affrontare è il cavalcavia che supera l’autostrada :-) ;-).
L’anello sul Monte Netto è di grande valore paesaggistico e rappresenta il vertice qualitativo di tutto il tracciato: da non perdere. Questo tratto è di circa 7 Km. Chi però preferisse riposarsi, può fermarsi all’ 11° Km per attendere che i più avventurosi completino il giro, aspettando presso il bar Hostaria del Monte Netto… però si perde la parte migliore. Il tempo di percorrenza totale, prendendosela molto comoda, sotto ai 10 Km/ora di media, è di circa 3 ore.
Ritengo l’Hostaria del Monte Netto (tel. 0302540058, aperto da giovedì a domenica) un ottimo posto per fermarsi e, a seconda dei casi, pranzare, fare merenda o prendere un aperitivo. La specialità è la grigliata di carne, solo su prenotazione: 8 euro alla porzione. La cucina è quella di tradizione bresciana: semplice e gustosa. I prezzi sono convenienti. Il gestore è produttore diretto di vino e vi accompagnerà volentieri a visitare la cantina. Tavoli all’interno e tavolini all’esterno.
Qui il tracciato GPX dettagliato, che può essere scaricato come file in diversi formati per navigatore.
Il percorso segue per buona parte lo stupendo tracciato della ciclovia Brescia-Cremona... MA! La realizzazione di una gigantesca colata di cemento, ferro e asfalto che ha ferito l'area del Monte Netto ha tagliato la ciclabile poco a Sud di Flero. In quel punto passa infatti la "bretella molle": una specie di colossale autostrada di cui fatico a comprendere l'utilità. Al momento in cui scrivo sembra che il tratto sarà ripristinato, ma ci crederò quando lo vedrò nuovamente aperto. Originariamente infatti, si teneva la destra all'altezza di "Pietra del Gallo" a Flero, passando da Contegnaga e via Coler. Ora è invece necessario attraversare Flero sull'arteria principale. Su un lato della strada il marciapiede è stato dipindo con una celestiale vernice azzurra. Purtroppo non basta dipingere un marciapiede per ottenere una pista ciclabile. I saliscendi in corrsipondenza delle porte, cancelli, passi carrabili, sono numerosi e pertanto Flero va attraversato a passo d'uomo. Ciò anche perché i pedoni se ne infischiano della pista ciclabile e non posso dare loro torto: è un marciapiede e per giunta stretto!
Per tornare al perduto fascino del tracciato originale, non resta che sperare nel ripristino della ciclabile in via Coler. Per ora bisogna accontentarsi del deprimente sottopassaggio ciclabile, con vista su un pregevole colossale cavalcavia che supera la "bretella molle".
Sfortunatamente i tratti meno sicuri sono costituiti proprio dai tratti ciclabili urbani, a causa di buche, ostacoli improvvisi, fondo sporco con ghiaino, interruzioni, gradini, veicoli parcheggiati, traffico pedonale promiscuo, passi carrai, abitazioni e cancelli direttamente sulla pista. Tutto ciò è purtroppo “normale” per un cicloturista italiano: dunque nulla di nuovo.
Mettiamola così: se si va adagio e con grande attenzione, il percorso non presenta difficoltà.
Il percorso è stato studiato per una biciclettata in compagnia con partenza ed arrivo presso l’oratorio di Santa Maria in Silva di Brescia. Complessivamente si tratta di 27,14 km generalmente pianeggianti, eccetto qualche breve salitella e relativa discesa. Il tratto più ripido da affrontare è il cavalcavia che supera l’autostrada :-) ;-).
L’anello sul Monte Netto è di grande valore paesaggistico e rappresenta il vertice qualitativo di tutto il tracciato: da non perdere. Questo tratto è di circa 7 Km. Chi però preferisse riposarsi, può fermarsi all’ 11° Km per attendere che i più avventurosi completino il giro, aspettando presso il bar Hostaria del Monte Netto… però si perde la parte migliore. Il tempo di percorrenza totale, prendendosela molto comoda, sotto ai 10 Km/ora di media, è di circa 3 ore.
Ritengo l’Hostaria del Monte Netto (tel. 0302540058, aperto da giovedì a domenica) un ottimo posto per fermarsi e, a seconda dei casi, pranzare, fare merenda o prendere un aperitivo. La specialità è la grigliata di carne, solo su prenotazione: 8 euro alla porzione. La cucina è quella di tradizione bresciana: semplice e gustosa. I prezzi sono convenienti. Il gestore è produttore diretto di vino e vi accompagnerà volentieri a visitare la cantina. Tavoli all’interno e tavolini all’esterno.
Qui il tracciato GPX dettagliato, che può essere scaricato come file in diversi formati per navigatore.
Il percorso segue per buona parte lo stupendo tracciato della ciclovia Brescia-Cremona... MA! La realizzazione di una gigantesca colata di cemento, ferro e asfalto che ha ferito l'area del Monte Netto ha tagliato la ciclabile poco a Sud di Flero. In quel punto passa infatti la "bretella molle": una specie di colossale autostrada di cui fatico a comprendere l'utilità. Al momento in cui scrivo sembra che il tratto sarà ripristinato, ma ci crederò quando lo vedrò nuovamente aperto. Originariamente infatti, si teneva la destra all'altezza di "Pietra del Gallo" a Flero, passando da Contegnaga e via Coler. Ora è invece necessario attraversare Flero sull'arteria principale. Su un lato della strada il marciapiede è stato dipindo con una celestiale vernice azzurra. Purtroppo non basta dipingere un marciapiede per ottenere una pista ciclabile. I saliscendi in corrsipondenza delle porte, cancelli, passi carrabili, sono numerosi e pertanto Flero va attraversato a passo d'uomo. Ciò anche perché i pedoni se ne infischiano della pista ciclabile e non posso dare loro torto: è un marciapiede e per giunta stretto!
Per tornare al perduto fascino del tracciato originale, non resta che sperare nel ripristino della ciclabile in via Coler. Per ora bisogna accontentarsi del deprimente sottopassaggio ciclabile, con vista su un pregevole colossale cavalcavia che supera la "bretella molle".
venerdì 10 giugno 2011
Parcheggio scoraggiato: divieto e rimozione bici a Brescia
Il regolamento di polizia urbana del Comune di Brescia si occupa anche di regolare il parcheggio delle biciclette.
Al titolo II, sicurezza e qualità dell’ambiente urbano; sezione 1, articolo 8, si legge che è fatto divieto di «collocare, appoggiare, legare i velocipedi su barriere di protezione di monumenti o ad altri elementi di arredo urbano».
Ciò per motivi di “ordine e decoro”.
Inoltre «è altresì vietato legarli a saracinesche, cancelli, ringhiere, pali dell’illuminazione o segnaletica quando ciò rechi intralcio alla circolazione pedonale o carrabile».
Che il divieto andasse correlato alla circolazione risulta assolutamente ragionevole, ma che fosse poi esteso in modo a mio parere sproporzionato, non me lo sarei aspettato.
Sono stati infatti installati cartelli di divieto di permanenza e deposito dei velocipedi su piazzale Stazione, via Togni, viale Stazione, piazza Repubblica, via L. Gambara, via Foppa, vicolo Stazione, via Solferino, nonché sotto i portici X Giornate e in corso Zanardelli.
Tali cartelli fanno riferimento all’ordinanza 24202/11 del 30/3/11 di cui non sono finora riuscito a trovare traccia sul web.
Come scrive il Giornale di Brescia di venerdì 10 giugno 2011, "in Stazione alle 15 (non ora di punta) si contavano 176 bici in sosta e 150 stalli gratuiti".
Al di fuori delle rastrelliere a uso gratuito dei ciclisti, in stazione è possibile parcheggiare a pagamento (1 euro) al coperto.
Al titolo II, sicurezza e qualità dell’ambiente urbano; sezione 1, articolo 8, si legge che è fatto divieto di «collocare, appoggiare, legare i velocipedi su barriere di protezione di monumenti o ad altri elementi di arredo urbano».
Ciò per motivi di “ordine e decoro”.
Inoltre «è altresì vietato legarli a saracinesche, cancelli, ringhiere, pali dell’illuminazione o segnaletica quando ciò rechi intralcio alla circolazione pedonale o carrabile».
Che il divieto andasse correlato alla circolazione risulta assolutamente ragionevole, ma che fosse poi esteso in modo a mio parere sproporzionato, non me lo sarei aspettato.
Sono stati infatti installati cartelli di divieto di permanenza e deposito dei velocipedi su piazzale Stazione, via Togni, viale Stazione, piazza Repubblica, via L. Gambara, via Foppa, vicolo Stazione, via Solferino, nonché sotto i portici X Giornate e in corso Zanardelli.
Tali cartelli fanno riferimento all’ordinanza 24202/11 del 30/3/11 di cui non sono finora riuscito a trovare traccia sul web.
Come scrive il Giornale di Brescia di venerdì 10 giugno 2011, "in Stazione alle 15 (non ora di punta) si contavano 176 bici in sosta e 150 stalli gratuiti".
Al di fuori delle rastrelliere a uso gratuito dei ciclisti, in stazione è possibile parcheggiare a pagamento (1 euro) al coperto.
L'amministrazione Comunale di Brescia dimostra da tempo di prestare particolare attenzione ai problemi che le biciclette pongono alla circolazione e al decoro cittadino . Sulla questione è infatti già intervenuta con altre apposite ordinanze, rivolte a porre argine alla "piaga sociale" rappresentata dall'invadente presenza dei velocipedi nelle strade e nelle pubbliche piazze. Chi ha a cuore una sana mobilità, se ne era già occupato (vedi qui).
Mentre in tutta Europa le amministrazioni investono per incentivare l’impiego della bicicletta quale mezzo di trasporto non inquinante, a Brescia si registra un’ordinanza che, credo, sarebbe percepita come assurda nelle città occidentali che hanno effettuato doverose scelte di mobilità sostenibile.
In spirito di servizio e quale umile e disinteressata offerta di collaborazione, ecco qui sotto la mia proposta per modificare opportunamente il cartello di rimozione biciclette. Attualmente il carro attrezzi appare rimuovere un’automobile, come normalmente dovrebbe accadere. L’applicazione dell’ordinanza del Comune di Brescia richiede a mio parere l’adeguamento qui illustrato.
Mentre in tutta Europa le amministrazioni investono per incentivare l’impiego della bicicletta quale mezzo di trasporto non inquinante, a Brescia si registra un’ordinanza che, credo, sarebbe percepita come assurda nelle città occidentali che hanno effettuato doverose scelte di mobilità sostenibile.
In spirito di servizio e quale umile e disinteressata offerta di collaborazione, ecco qui sotto la mia proposta per modificare opportunamente il cartello di rimozione biciclette. Attualmente il carro attrezzi appare rimuovere un’automobile, come normalmente dovrebbe accadere. L’applicazione dell’ordinanza del Comune di Brescia richiede a mio parere l’adeguamento qui illustrato.
mercoledì 8 giugno 2011
Videocamera full HD GOPRO
Prima o poi me la prendo...
Finalmente una videocamera professionale il full HD da montare su elmetto o su telaio della bici.
Rapporto 16: 9 a 1920 x 1080 px (1080p).
Riprese grandangolari spettacolari, prospettive incredibili, soggettive da paura, possibilità di rallenty a varie velocità, definizione video estrema, indistruttibile, anfibia: sono stupefatto dalle caratteristiche e dalle prestazioni.
Consente anche riprese streoscopiche 3D.
La videocamera è leggerissima e miniaturizzata, fornita con diversi kit di montaggio per ogni tipo di sport.
A Brescia PHOTO19, via Solferino, 23 - www.photo19.it - presenta l'intera gamma: da vedere e toccare.
Finalmente una videocamera professionale il full HD da montare su elmetto o su telaio della bici.
Rapporto 16: 9 a 1920 x 1080 px (1080p).
Riprese grandangolari spettacolari, prospettive incredibili, soggettive da paura, possibilità di rallenty a varie velocità, definizione video estrema, indistruttibile, anfibia: sono stupefatto dalle caratteristiche e dalle prestazioni.
Consente anche riprese streoscopiche 3D.
La videocamera è leggerissima e miniaturizzata, fornita con diversi kit di montaggio per ogni tipo di sport.
A Brescia PHOTO19, via Solferino, 23 - www.photo19.it - presenta l'intera gamma: da vedere e toccare.
domenica 5 giugno 2011
Kit borse da bici per escursionismo a montaggio rapido
Finalemente mi sono comprato un kit di borse da bici per trekking a montaggio rapido. Sono della marca tedesca VAUDE, specilizzata per questo genere di prodotti.
L'acquisto è stato effettuato a Brescia da GIALDINI Adventure Team, www.gialdini.com
Sono rimasto stupefatto per il prezzo: 100 euro e Marco mi ha fatto un ulteriore sconto perché il kit era l'ultimo in esposizione.
Sono entusiasta: montare e smontare è un attimo: con le borse da escursionismo che avevo ci mettevo mezz'ora.
... poi saltavano fuori sfregamenti, battacchi, vibrazioni e ritmi vari per le cinghiette che si allentavano, si spostavano ecc... mentre tutto il carico si spostava dove cavolo voleva.
L'insieme è leggero, ben rifinito, molto stabile, ben fissato. Si adatta perfettamente con attacchi a posizione regolabile a tutti i portapacchi.
Una favola. La borsa superiore si trasforma in un comodo zainetto con schienale rigido. "preservativo" antipioggia incluso.
Acquistando i pezzi separati avrei speso il doppio.
Erano proprio quello che cercavo.
www.paciclica.it ... Arrivooo... !!!
L'acquisto è stato effettuato a Brescia da GIALDINI Adventure Team, www.gialdini.com
Sono rimasto stupefatto per il prezzo: 100 euro e Marco mi ha fatto un ulteriore sconto perché il kit era l'ultimo in esposizione.
Sono entusiasta: montare e smontare è un attimo: con le borse da escursionismo che avevo ci mettevo mezz'ora.
... poi saltavano fuori sfregamenti, battacchi, vibrazioni e ritmi vari per le cinghiette che si allentavano, si spostavano ecc... mentre tutto il carico si spostava dove cavolo voleva.
L'insieme è leggero, ben rifinito, molto stabile, ben fissato. Si adatta perfettamente con attacchi a posizione regolabile a tutti i portapacchi.
Una favola. La borsa superiore si trasforma in un comodo zainetto con schienale rigido. "preservativo" antipioggia incluso.
Acquistando i pezzi separati avrei speso il doppio.
Erano proprio quello che cercavo.
www.paciclica.it ... Arrivooo... !!!
sabato 4 giugno 2011
Da Brescia a Desenzano e ritorno: 70 Km di ciclabili e strade secondarie
Giovedì 2 giugno: Festa della Repubblica e memorabile giro in bici per Luigina e Gabriele.
Partiti alle ore 9:30. 6 Ore comprese le soste: pausa gelato a Desenzano.
Partiti alle ore 9:30. 6 Ore comprese le soste: pausa gelato a Desenzano.
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